Ho sempre avuto un grande interesse per i pianisti compositori di fine Ottocento Le loro forme espressive, hanno portato il concerto per pianoforte ed orchestra, all’apice dello splendore.
Nel corso degli anni, ho sempre ventilato l’idea di dedicarmi anch’io a questo tipo di scrittura.
Ho preso come modello formale, i grandi concerti di Rachmaninov, Prokofiev e Metner, riconoscendo in loro la grandezza e la sapienza nel dare al pianoforte, il massimo della resa tecnica e dell’espressività musicale.
Il mio concerto è strutturato in tre movimenti. Il primo, Maestoso, caratterizzato da una melodia appassionata e vibrante, in cui si alternano episodi di carattere giocoso a momenti di grande concitazione. Il secondo movimento, Lento, in cui l’orchestra introduce un tema dolce e malinconico, lasciando subito dopo il posto al pianoforte, che inizia il secondo tempo con una melodia sognante e delicata. Il terzo movimento, anziché iniziare subito con un tempo rapido, esordisce in maniera atipica con un Moderato eseguito dall’orchestra. Subito dopo il pianoforte, irrompe con una tumultuosa breve cadenza, introducendo un nuovo tema tempestoso.