Ero stato invitato ad una prima di questa straordinaria opera di Puccini, la mia preferita, rimanendone ancora una volta affascinato e ipnotizzato.
Tornato a casa, mi sedetti al pianoforte e improvvisando sulle note dell’aria del tenore che ancora riecheggiavano nella mia mente “Nessun dorma”, venne fuori questa composizione.