L’inizio di questo brano è sulla stessa scia della composizione precedente, risente ancora dello stesso stato d’animo lasciatomi dalla visione della mostra di Edvard Munch. Man mano che creavo la musica, le impressioni andavano scemando, riflettendosi in un’espressione più dolce e suadente, per giungere al finale in cui si sentono dei suoni eterei e soavi.